Pietà Rondanini
Gesù vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse:
“Donna, ecco tuo figlio!”.
Poi disse al discepolo: “Ecco tua madre!”
E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
“Quando lo deposero lo volli abbracciare per l’ultima volta.
Mi aveva resa “Madre della Chiesa”;
sentivo il peso e la bellezza di quella nuova maternità.
Più che sostenerlo, mi volli aggrappare a lui con tutta la mia forza.
Avevo bisogno del suo sostegno per la nuova avventura.
E per un attimo, ne sono certa, fu lui a sostenermi!”
Storia di un incontro
Inverno 2010.
Dopo molti anni dall’ultima visita, decisi di rivedere la pietà di Michelangelo presente a Milano,
nota col nome di “pietà Rondanini”.
Fui gradevolmente sorpreso nel vedere che si poteva osservare da ogni lato,
cosa non da poco quando si tratta di sculture!
Fu grande la mia gioia quando chiedendo al custode di potere scattare qualche fotografia,
mi sentii rispondere: “Possibilissimo, purché non si usi il flash!”.
Col passare degli anni mi ero convinto che nel “non finito” di Michelangelo
si nascondesse, non trascuratezza o pigrizia del maestro,
piuttosto consapevolezza che nel “Mistero” non si entra mai interamente.
Mi bastò un giro intorno alla scultura per ritrovare questa mia convinzione,
ma c’era ben di più!
Ripassando una seconda volta,
mentre col pensiero andavo a queste riflessioni, mi accorsi,
lo si nota soprattutto guardando l’immagine del retro,
come Maria non sosteneva affatto Gesù; anzi era da lui portata.
Del resto Gesù sulla croce l’aveva resa Madre della Chiesa
e non c’è bisogno di cronache pruriginose per capire
quanto è grande la fragilità della Chiesa quando non si aggrappa Gesù.