I 10 punti del documento preparatorio al sinodo 23

1.  COMPAGNI DI VIAGGIO

Nella Chiesa e nella società siamo sulla stessa strada fianco a fianco.

Nella  vostra Chiesa locale, chi sono coloro che “camminano insieme”?

Quando  diciamo “la nostra Chiesa”, chi ne fa parte?

Chi ci chiede di camminare  insieme?

Quali sono i compagni di viaggio, anche al di fuori del perimetro  ecclesiale?

Quali persone o gruppi sono lasciati ai margini, espressamente o  di fatto?

 

2. ASCOLTARE

L’ascolto è il primo passo, ma richiede di avere mente e cuore aperti,  senza pregiudizi.

Verso chi la nostra Chiesa particolare è “in debito di  ascolto”?

Come vengono ascoltati i Laici, in particolare giovani e donne?  

Come integriamo il contributo di Consacrate e Consacrati?

Che spazio ha la  voce delle minoranze, degli scartati e degli esclusi?

Riusciamo a identificare  pregiudizi e stereotipi che ostacolano il nostro ascolto? Come ascoltiamo il  contesto sociale e culturale in cui viviamo?

 

3. PRENDERE LA PAROLA

Tutti sono invitati a parlare con coraggio e parresia, cioè integrando  libertà, verità e carità.

Come promuoviamo all’interno della comunità e dei  suoi organismi uno stile comunicativo libero e autentico, senza doppiezze e  opportunismi?

E nei confronti della società di cui facciamo parte?

Quando e  come riusciamo a dire quello che ci sta a cuore?

Come funziona il rapporto  con il sistema dei media (non solo quelli cattolici)?

Chi parla a nome della  comunità cristiana e come viene scelto?

 

4. CELEBRARE

“Camminare insieme” è possibile solo se si fonda
sull’ascolto comunitario  della Parola e sulla celebrazione dell’Eucaristia.

In che modo la preghiera e la  celebrazione liturgica ispirano e orientano effettivamente il nostro “camminare  insieme”?

Come ispirano le decisioni più importanti?

Come promuoviamo la  partecipazione attiva di tutti i Fedeli alla liturgia e l’esercizio della funzione di  santificare?

Quale spazio viene dato all’esercizio dei ministeri del lettorato e  dell’accolitato.

 5. CORRESPONSABILI NELLA MISSIONE

La sinodalità è a servizio della missione della Chiesa,
a cui tutti i suoi  membri sono chiamati a partecipare.

Poiché siamo tutti discepoli missionari,  in che modo ogni Battezzato è convocato per essere protagonista della  missione?

Come la comunità sostiene i propri membri impegnati in un  servizio nella società (impegno sociale e politico, nella ricerca scientifica e  nell’insegnamento, nella promozione della giustizia sociale, nella tutela dei  diritti umani e nella cura della Casa comune, ecc.)?

Come li aiuta a vivere  questi impegni in una logica di missione? Come avviene il discernimento sulle  scelte relative alla missione e chi vi partecipa?

Come sono state integrate  e adattate le diverse tradizioni in materia di stile sinodale che costituiscono  il patrimonio di molte Chiese, in particolare quelle orientali, in vista di una  efficace testimonianza cristiana?

Come funziona la collaborazione nei territori  dove sono presenti Chiese sui iuris diverse?

6. DIALOGARE NELLA CHIESA E NELLA SOCIETÀ

Il dialogo è un cammino di perseveranza, che comprende anche silenzi e sofferenze,
ma capace di raccogliere l’esperienza delle persone e dei popoli.

Quali sono i luoghi e le modalità di dialogo all’interno della nostra Chiesa particolare?

Come vengono affrontate le divergenze di visione, i conflitti, le difficoltà?

Come promuoviamo la collaborazione con le Diocesi vicine, con e tra le comunità religiose presenti sul territorio, con e tra associazioni e  movimenti laicali, ecc.?

Quali esperienze di dialogo e di impegno condiviso portiamo avanti con credenti di altre religioni e con chi non crede?

Come la  Chiesa dialoga e impara da altre istanze della società: il mondo della politica,  dell’economia, della cultura, la società civile, i poveri…?

 

7. CON LE ALTRE CONFESSIONI CRISTIANE

Il dialogo tra cristiani di diversa confessione, uniti da un solo Battesimo,
ha  un posto particolare nel cammino sinodale.

Quali rapporti intratteniamo con  i fratelli e le sorelle delle altre Confessioni cristiane?

Quali ambiti riguardano?  

Quali frutti abbiamo tratto da questo “camminare insieme”?

Quali le difficoltà?

 

8. AUTORITÀ E PARTECIPAZIONE

Una Chiesa sinodale è una Chiesa partecipativa e corresponsabile.

Come  si identificano gli obiettivi da perseguire, la strada per raggiungerli e i passi  da compiere?

Come viene esercitata l’autorità all’interno della nostra Chiesa  particolare?

Quali sono le pratiche di lavoro in équipe e di corresponsabilità?  

Come si promuovono i ministeri laicali e l’assunzione di responsabilità da parte  dei Fedeli?

Come funzionano gli organismi di sinodalità a livello della Chiesa  particolare? Sono una esperienza feconda?

 

9. A DISCERNERE E DECIDERE

In uno stile sinodale si decide per discernimento, sulla base di un consenso
che scaturisce dalla comune obbedienza allo Spirito.

Con quali procedure e con  quali metodi discerniamo insieme e prendiamo decisioni?

Come si possono  migliorare?

Come promoviamo la partecipazione alle decisioni in seno a  comunità gerarchicamente strutturate?

Come articoliamo la fase consultiva  con quella deliberativa, il processo del decision-making con il momento del  decision-taking?

In che modo e con quali strumenti promuoviamo trasparenza  e accountability?

 

10. FORMARSI ALLA SINODALITÀ

La spiritualità del camminare insieme è chiamata a diventare principio  educativo
per la formazione della persona umana e del cristiano, delle  famiglie e delle comunità.

Come formiamo le persone, in particolare quelle  che rivestono ruoli di responsabilità all’interno della comunità cristiana, per  renderle più capaci di “camminare insieme”, ascoltarsi a vicenda e dialogare?  

Che formazione offriamo al discernimento e all’esercizio dell’autorità?

Quali  strumenti ci aiutano a leggere le dinamiche della cultura in cui siamo immersi  e il loro impatto sul nostro stile di Chiesa?