18 luglio – testi messa

Per un saggio uso dei beni della terra

NB.: i testi di questa messa sono particolarmente fini e profondi. Valorizziamoli!

ALL’INGRESSO
Sal 103 (104). 24. 1
Quanto sono grandi, Signore, le tue opere!
Tutto hai fatto con sapienza,
la terra è piena delle tue creature.
Benedici il Signore, anima mia,
Signore. mio Dio, quanto sei grande!

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
O Dio onnipotente e provvido,
che hai affidato all’uomo la terra
perché ne fosse il custode saggio e il solerte operatore a gloria del tuo nome
e a servizio dell’umanità presente e futura, s
vela ai tuoi figli la sapiente armonia che presiede e governa l’universo
e dona loro di rispettarla religiosamente,
trasformando la creazione con lavoro illuminato e fecondo.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te. nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Lettura del libro di Giosuè.

Gs 1, 1. 6-9

In quei giorni. Dopo la morte di Mosè, servo del Signore, il Signore disse a Giosuè, figlio di Nun, aiutante di Mosè: «Sii coraggioso e forte, poiché tu dovrai assegnare a questo popolo la terra che ho giurato ai loro padri di dare loro. Tu dunque sii forte e molto coraggioso, per osservare e mettere in pratica tutta la legge che ti ha prescritto Mosè, mio servo. Non deviare da essa né a destra né a sinistra, e così avrai successo in ogni tua impresa. Non si allontani dalla tua bocca il libro di questa legge, ma meditalo giorno e notte, per osservare e mettere in pratica tutto quanto vi è scritto; così porterai a buon fine il tuo cammino e avrai successo. Non ti ho forse comandato: “Sii forte e coraggioso”? Non aver paura e non spaventarti, perché il Signore, tuo Dio, è con te, dovunque tu vada». Parola di Dio.

SALMO

Sal 27 (28), 6-9

Il Signore è la forza del suo popolo.

Sia benedetto il Signore,
che ha dato ascolto
alla voce della mia supplica. R.

Il Signore è mia forza e mio scudo,
in lui ha confidato il mio cuore.
Mi ha dato aiuto: esulta il mio cuore,
con il mio canto voglio rendergli grazie. R.

Forza è il Signore per il suo popolo,
rifugio di salvezza per il suo consacrato.
Salva il tuo popolo e benedici la tua eredità,
sii loro pastore e sostegno per sempre. R.

CANTO AL VANGELO

Alleluia.

(assemblea)

Rendimi la gioia della tua salvezza,
e la mia bocca proclami la tua lode.
Alleluia.

VANGELO

Lettura del Vangelo secondo Luca. (Lc 8, 34-39)

In quel tempo. Quando videro ciò che era accaduto, i mandriani fuggirono e portarono la notizia nella città e nelle campagne. La gente uscì per vedere l’accaduto e, quando arrivarono dal Signore Gesù, trovarono l’uomo dal quale erano usciti i demòni, vestito e sano di mente, che sedeva ai piedi di Gesù, ed ebbero paura. Quelli che avevano visto riferirono come l’indemoniato era stato salvato. Allora tutta la popolazione del territorio dei Gerasèni gli chiese che si allontanasse da loro, perché avevano molta paura. Egli, salito su una barca, tornò indietro. L’uomo dal quale erano usciti i demòni gli chiese di restare con lui, ma egli lo congedò dicendo: «Torna a casa tua e racconta quello che Dio ha fatto per te». E quello se ne andò, proclamando per tutta la città quello che Gesù aveva fatto per lui.

Parola del Signore.

DOPO IL VANGELO

Sal 18 (19). 1:32 (33). 9

I cieli narrano la gloria di Dio,
e l’opera delle sue mani
annunzia il firmamento.
Il Signore parla e tutto è creato,
egli comanda e ogni essere vive.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
O Padre di sapienza e di bontà infinita. che hai donato all’uomo il cielo e la terra, allontana da noi l’orgoglio e l’avidità che deturpano i doni della tua creazione e insegnaci a usarne con cuore umile e grato, solleciti dei diritti e dei bisogni dei fratelli. Per Cristo nostro Signore.

SUI DONI
Accogli, o Dio clemente, come offerte dei tuoi fedeli, i doni della tua potenza e del tuo amore di creatore e di padre; come ogni giorno essi alimentano i nostri corpi per la vita terrena, così. santificati dal tuo Spirito, fa’ che li sostengano per la vita celeste a noi promessa in Cristo, Signore dell’universo, che vive e regna nei secoli dei secoli.

PREFAZIO
È veramente giusto renderti grazie, o Padre di misericordia. che ogni giorno ci rallegri con le meraviglie della tua creazione e ci fai esultare per l’opera delle tue mani.
In Cristo, primogenito e modello di ogni creatura, la tua parola onnipotente ha tratto dal nulla tutto l’universo per affidarlo all’uomo, portatore vivente della tua immagine e vertice della tua gloria nel mondo. Così, ricevendo da te, o Dio altissimo, la terra, l’acqua, l’aria, il fuoco, che portano il segno della tua invisibile bontà e sapienza, egli trasforma i doni della tua creazione con cura saggia e operosa e rende questo mondo più abitabile e fertile, più generoso di alimenti per il corpo e di luce per lo spirito. A dignità rinnovata, nello stesso tuo Unigenito, fatto uomo per noi, hai elevato tutto l’universo e con misterioso disegno lo rendi partecipe dello Spirito di Cristo, che redime dal potere del male e libera dalla schiavitù del peccato.
Per questo dono di grazia, o Padre, tutte le creature, che già all’origine tu hai chiamato buone, aspettano la rivelazione dei tuoi figli e l’apparizione dei cieli nuovi e della nuova terra, dove ogni cosa verrà restaurata e sciolta dalla corruzione della morte, dove dimorerà l’uomo ormai risorto con Gesù, il Signore dell’universo, che celebriamo con te e con il tuo Spirito nel cantico di lode: Santo…

ALLO SPEZZARE DEL PANE
Cfr. Col 1. 15-16
Tu sei, o Cristo Signore, l’immagine del Dio invisibile.
il primogenito di ogni creatura.
Per te tutte le cose furono create nei cieli e sulla terra.

ALLA COMUNIONE

Sal 91 (92). 5; 32 (33), 5b; 8, 2b. 6b

Solista
Tu mi rallegri, o Dio, con le tue meraviglie,
della tua grazia è piena la terra,
esulto per l’opera delle tue mani.
La tua magnificenza si innalza sui cieli,
e di gloria e di onore hai coronato l’uomo.

Assemblea , in canto

Se guardo il cielo, la luna le stelle,
opere che Tu, con le dita, hai modellato,
che cosa è, perchè Te ne curi,
che cosa è, perchè Te ne ricordi,
l’uomo, l’uomo, l’uomo?

Eppure lo hai fatto poco meno degli angeli
di gloria e di onore lo hai coronato,
gli hai dato il potere sulle opere delle tue mani,
su tutte le cose, che Tu avevi creato:
gli uccelli del cielo, i pesci del mare,
le greggi e gli armenti,
gli animali della campagna.

DOPO LA COMUNIONE
O Dio, che alla tua mensa ci doni come Pane di vita il corpo del tuo Figlio, fatto uomo per redimere il mondo, con la forza dello Spirito Santo fa’ crescere e porta a compimento in noi questo germe di risurrezione e di gloria. Per Cristo nostro Signore.

Per un saggio uso dei beni della terra

ALL’INGRESSO
Sal 103 (104). 24. 1
Quanto sono grandi, Signore, le tue opere!
Tutto hai fatto con sapienza,
la terra è piena delle tue creature.
Benedici il Signore, anima mia,
Signore. mio Dio, quanto sei grande!

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
O Dio onnipotente e provvido, che hai affidato all’uomo la terra perché ne fosse il custode saggio e il solerte operatore a gloria del tuo nome e a servizio dell’umanità presente e futura, svela ai tuoi figli la sapiente armonia che presiede e governa l’universo e dona loro di rispettarla religiosamente, trasformando la creazione con lavoro illuminato e fecondo. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te. nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Lettura del libro di Giosuè.

Gs 1, 1. 6-9

In quei giorni. Dopo la morte di Mosè, servo del Signore, il Signore disse a Giosuè, figlio di Nun, aiutante di Mosè: «Sii coraggioso e forte, poiché tu dovrai assegnare a questo popolo la terra che ho giurato ai loro padri di dare loro. Tu dunque sii forte e molto coraggioso, per osservare e mettere in pratica tutta la legge che ti ha prescritto Mosè, mio servo. Non deviare da essa né a destra né a sinistra, e così avrai successo in ogni tua impresa. Non si allontani dalla tua bocca il libro di questa legge, ma meditalo giorno e notte, per osservare e mettere in pratica tutto quanto vi è scritto; così porterai a buon fine il tuo cammino e avrai successo. Non ti ho forse comandato: “Sii forte e coraggioso”? Non aver paura e non spaventarti, perché il Signore, tuo Dio, è con te, dovunque tu vada».

Parola di Dio.

SALMO

Sal 27 (28), 6-9

Il Signore è la forza del suo popolo.

Sia benedetto il Signore,
che ha dato ascolto
alla voce della mia supplica. R.

Il Signore è mia forza e mio scudo,
in lui ha confidato il mio cuore.
Mi ha dato aiuto: esulta il mio cuore,
con il mio canto voglio rendergli grazie. R.

Forza è il Signore per il suo popolo,
rifugio di salvezza per il suo consacrato.
Salva il tuo popolo e benedici la tua eredità,
sii loro pastore e sostegno per sempre. R.

CANTO AL VANGELO

Alleluia.
Rendimi la gioia della tua salvezza,
e la mia bocca proclami la tua lode.
Alleluia.

VANGELO

Lettura del Vangelo secondo Luca. (Lc 8, 34-39)

In quel tempo. Quando videro ciò che era accaduto, i mandriani fuggirono e portarono la notizia nella città e nelle campagne. La gente uscì per vedere l’accaduto e, quando arrivarono dal Signore Gesù, trovarono l’uomo dal quale erano usciti i demòni, vestito e sano di mente, che sedeva ai piedi di Gesù, ed ebbero paura. Quelli che avevano visto riferirono come l’indemoniato era stato salvato. Allora tutta la popolazione del territorio dei Gerasèni gli chiese che si allontanasse da loro, perché avevano molta paura. Egli, salito su una barca, tornò indietro. L’uomo dal quale erano usciti i demòni gli chiese di restare con lui, ma egli lo congedò dicendo: «Torna a casa tua e racconta quello che Dio ha fatto per te». E quello se ne andò, proclamando per tutta la città quello che Gesù aveva fatto per lui.

Parola del Signore.

DOPO IL VANGELO

Sal 18 (19). 1:32 (33). 9

I cieli narrano la gloria di Dio,
e l’opera delle sue mani
annunzia il firmamento.
Il Signore parla e tutto è creato,
egli comanda e ogni essere vive.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
O Padre di sapienza e di bontà infinita. che hai donato all’uomo il cielo e la terra, allontana da noi l’orgoglio e l’avidità che deturpano i doni della tua creazione e insegnaci a usarne con cuore umile e grato, solleciti dei diritti e dei bisogni dei fratelli. Per Cristo nostro Signore.

SUI DONI
Accogli, o Dio clemente, come offerte dei tuoi fedeli, i doni della tua potenza e del tuo amore di creatore e di padre; come ogni giorno essi alimentano i nostri corpi per la vita terrena, così. santificati dal tuo Spirito, fa’ che li sostengano per la vita celeste a noi promessa in Cristo, Signore dell’universo, che vive e regna nei secoli dei secoli.

PREFAZIO
È veramente giusto renderti grazie, o Padre di misericordia. che ogni giorno ci rallegri con le meraviglie della tua creazione e ci fai esultare per l’opera delle tue mani.
In Cristo, primogenito e modello di ogni creatura, la tua parola onnipotente ha tratto dal nulla tutto l’universo per affidarlo all’uomo, portatore vivente della tua immagine e vertice della tua gloria nel mondo. Così, ricevendo da te, o Dio altissimo, la terra, l’acqua, l’aria, il fuoco, che portano il segno della tua invisibile bontà e sapienza, egli trasforma i doni della tua creazione con cura saggia e operosa e rende questo mondo più abitabile e fertile, più generoso di alimenti per il corpo e di luce per lo spirito. A dignità rinnovata, nello stesso tuo Unigenito, fatto uomo per noi, hai elevato tutto l’universo e con misterioso disegno lo rendi partecipe dello Spirito di Cristo, che redime dal potere del male e libera dalla schiavitù del peccato.
Per questo dono di grazia, o Padre, tutte le creature, che già all’origine tu hai chiamato buone, aspettano la rivelazione dei tuoi figli e l’apparizione dei cieli nuovi e della nuova terra, dove ogni cosa verrà restaurata e sciolta dalla corruzione della morte, dove dimorerà l’uomo ormai risorto con Gesù, il Signore dell’universo, che celebriamo con te e con il tuo Spirito nel cantico di lode: Santo…

ALLO SPEZZARE DEL PANE
Cfr. Col 1. 15-16
Tu sei, o Cristo Signore, l’immagine del Dio invisibile.
il primogenito di ogni creatura.
Per te tutte le cose furono create nei cieli e sulla terra.

ALLA COMUNIONE
Sal 91 (92). 5; 32 (33), 5b; 8, 2b. 6b
Tu mi rallegri, o Dio, con le tue meraviglie,
della tua grazia è piena la terra,
esulto per l’opera delle tue mani.
La tua magnificenza si innalza sui cieli,
e di gloria e di onore hai coronato l’uomo.

DOPO LA COMUNIONE
O Dio, che alla tua mensa ci doni come Pane di vita il corpo del tuo Figlio, fatto uomo per redimere il mondo, con la forza dello Spirito Santo fa’ crescere e porta a compimento in noi questo germe di risurrezione e di gloria. Per Cristo nostro Signore.

In quei giorni. Mosè disse: «Alla fine di ogni sette anni celebrerete la remissione. Ecco la norma di questa remissione: ogni creditore che detenga un pegno per un prestito fatto al suo prossimo, lascerà cadere il suo diritto: non lo esigerà dal suo prossimo, dal suo fratello, poiché è stata proclamata la remissione per il Signore. Potrai esigerlo dallo straniero; ma quanto al tuo diritto nei confronti di tuo fratello, lo lascerai cadere. Del resto non vi sarà alcun bisognoso in mezzo a voi; perché il Signore certo ti benedirà nella terra che il Signore, tuo Dio, ti dà in possesso ereditario, purché tu obbedisca fedelmente alla voce del Signore, tuo Dio, avendo cura di eseguire tutti questi comandi, che oggi ti do. Quando il Signore, tuo Dio, ti benedirà come ti ha promesso, tu farai prestiti a molte nazioni, ma non prenderai nulla in prestito. Dominerai molte nazioni, mentre esse non ti domineranno.
Se vi sarà in mezzo a te qualche tuo fratello che sia bisognoso in una delle tue città nella terra che il Signore, tuo Dio, ti dà, non indurirai il tuo cuore e non chiuderai la mano davanti al tuo fratello bisognoso, ma gli aprirai la mano e gli presterai quanto occorre alla necessità in cui si trova. Bada bene che non ti entri in cuore questo pensiero iniquo: “È vicino il settimo anno, l’anno della remissione”; e il tuo occhio sia cattivo verso il tuo fratello bisognoso e tu non gli dia nulla: egli griderebbe al Signore contro di te e un peccato sarebbe su di te. Dagli generosamente e, mentre gli doni, il tuo cuore non si rattristi. Proprio per questo, infatti, il Signore, tuo Dio, ti benedirà in ogni lavoro e in ogni cosa a cui avrai messo mano. Poiché i bisognosi non mancheranno mai nella terra, allora io ti do questo comando e ti dico: “Apri generosamente la mano al tuo fratello povero e bisognoso nella tua terra”».

Parola di Dio.

SALMO

Sal 91 (92), 2. 5-9. 13-16

Il giusto fiorirà come palma.

È bello rendere grazie al Signore
e cantare al tuo nome, o Altissimo.
Perché mi dai gioia, Signore, con le tue meraviglie,
esulto per l’opera delle tue mani. R.

Come sono grandi le tue opere, Signore,
quanto profondi i tuoi pensieri!
L’uomo insensato non li conosce
e lo stolto non li capisce. R.

Se i malvagi spuntano come l’erba
e fioriscono tutti i malfattori,
è solo per la loro eterna rovina,
ma tu, o Signore, sei l’eccelso per sempre. R.

Il giusto fiorirà come palma,
crescerà come cedro del Libano;
piantati nella casa del Signore,
fioriranno negli atri del nostro Dio. R.

Nella vecchiaia daranno ancora frutti,
saranno verdi e rigogliosi,
per annunciare quanto è retto il Signore,
mia roccia: in lui non c’è malvagità. R.

CANTO AL VANGELO

Cfr. Is 61, 1

Alleluia.
Il Signore mi ha mandato a portare il lieto annuncio.
Alleluia.

VANGELO

Lc 7, 18-23

Lettura del Vangelo secondo Luca.

In quel tempo. Giovanni fu informato dai suoi discepoli di tutte queste cose. Chiamati quindi due di loro, Giovanni li mandò a dire al Signore Gesù: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Venuti da lui, quegli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”». In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi. Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciata la buona notizia. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».

Parola del Signore.

 

essere messo a morte, perché ha proposto di abbandonare il Signore, vostro Dio, che vi ha fatto uscire dalla terra d’Egitto e ti ha riscattato dalla condizione servile, per trascinarti fuori della via per la quale il Signore, tuo Dio, ti ha ordinato di camminare. Così estirperai il male in mezzo a te.
Qualora il tuo fratello, figlio di tuo padre o figlio di tua madre, o il figlio o la figlia o la moglie che riposa sul tuo petto o l’amico che è come te stesso t’istighi in segreto, dicendo: “Andiamo, serviamo altri dèi”, dèi che né tu né i tuoi padri avete conosciuto, divinità dei popoli che vi circondano, vicini a te o da te lontani da un’estremità all’altra della terra, tu non dargli retta, non ascoltarlo. Il tuo occhio non ne abbia compassione: non risparmiarlo, non coprire la sua colpa».

Parola di Dio.

SALMO

Sal 95 (96), 1-8. 10

Dio regna: esulti la terra.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome,
annunciate di giorno in giorno la sua salvezza. R.

In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Grande è il Signore e degno di ogni lode,
terribile sopra tutti gli dèi. R.

Tutti gli dèi dei popoli sono un nulla,
il Signore invece ha fatto i cieli.
Maestà e onore sono davanti a lui,
forza e splendore nel suo santuario. R.

Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.
Portate offerte ed entrate nei suoi atri. R.

Dite tra le genti «Il Signore regna!».
È stabile il mondo, non potrà vacillare!
Egli giudica i popoli con rettitudine. R.

CANTO AL VANGELO

Cfr. Lc 7, 16

Alleluia.
Un grande profeta è sorto tra noi:
Dio ha visitato il suo popolo.
Alleluia.

VANGELO

Lc 7, 11-17

Lettura del Vangelo secondo Luca.

In quel tempo. Il Signore Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla. Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei. Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre. Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo». Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.

 Parola del Signore.

 

Dt 12, 29 – 13, 9

Seguirete il Signore vostro Dio e gli resterete fedeli.

Lettura del libro del Deuteronomio.

In quei giorni. Mosè disse: «Quando il Signore, tuo Dio, avrà distrutto davanti a te le nazioni di cui tu stai per prendere possesso, quando le avrai conquistate e ti sarai stanziato nella loro terra, guàrdati bene dal lasciarti ingannare seguendo il loro esempio, dopo che saranno state distrutte davanti a te, e dal cercare i loro dèi, dicendo: “Come servivano i loro dèi queste nazioni? Voglio fare così anch’io”. Non ti comporterai in tal modo riguardo al Signore, tuo Dio; perché esse facevano per i loro dèi ciò che è abominevole per il Signore e ciò che egli detesta: bruciavano nel fuoco perfino i loro figli e le loro figlie in onore dei loro dèi.
Osserverete per metterlo in pratica tutto ciò che vi comando: non vi aggiungerai nulla e nulla vi toglierai.
Qualora sorga in mezzo a te un profeta o un sognatore che ti proponga un segno o un prodigio, e il segno e il prodigio annunciato succeda, ed egli ti dica: “Seguiamo dèi stranieri, che tu non hai mai conosciuto, e serviamoli”, tu non dovrai ascoltare le parole di quel profeta o di quel sognatore, perché il Signore, vostro Dio, vi mette alla prova per sapere se amate il Signore, vostro Dio, con tutto il cuore e con tutta l’anima. Seguirete il Signore, vostro Dio, temerete lui, osserverete i suoi comandi, ascolterete la sua voce, lo servirete e gli resterete fedeli. Quanto a quel profeta o a quel sognatore, egli dovrà essere messo a morte, perché ha proposto di abbandonare il Signore, vostro Dio, che vi ha fatto uscire dalla terra d’Egitto e ti ha riscattato dalla condizione servile, per trascinarti fuori della via per la quale il Signore, tuo Dio, ti ha ordinato di camminare. Così estirperai il male in mezzo a te.
Qualora il tuo fratello, figlio di tuo padre o figlio di tua madre, o il figlio o la figlia o la moglie che riposa sul tuo petto o l’amico che è come te stesso t’istighi in segreto, dicendo: “Andiamo, serviamo altri dèi”, dèi che né tu né i tuoi padri avete conosciuto, divinità dei popoli che vi circondano, vicini a te o da te lontani da un’estremità all’altra della terra, tu non dargli retta, non ascoltarlo. Il tuo occhio non ne abbia compassione: non risparmiarlo, non coprire la sua colpa».

Parola di Dio.

SALMO

Sal 95 (96), 1-8. 10

Dio regna: esulti la terra.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome,
annunciate di giorno in giorno la sua salvezza. R.

In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Grande è il Signore e degno di ogni lode,
terribile sopra tutti gli dèi. R.

Tutti gli dèi dei popoli sono un nulla,
il Signore invece ha fatto i cieli.
Maestà e onore sono davanti a lui,
forza e splendore nel suo santuario. R.

Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.
Portate offerte ed entrate nei suoi atri. R.

Dite tra le genti «Il Signore regna!».
È stabile il mondo, non potrà vacillare!
Egli giudica i popoli con rettitudine. R.

CANTO AL VANGELO

Cfr. Lc 7, 16

Alleluia.
Un grande profeta è sorto tra noi:
Dio ha visitato il suo popolo.
Alleluia.

VANGELO

Lc 7, 11-17

Lettura del Vangelo secondo Luca.

In quel tempo. Il Signore Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla. Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei. Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre. Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo». Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.

 Parola del Signore.