Decanato Cinisello Balsamo
31 maggio 2023
Maria si alzò e andò in fretta
VEGLIA
MARIANA
ITINERANTE
nella Festa della Visitazione
ci accompagnano nella preghiera alcuni brani dal
MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO
PER LA XXXVII GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ 2022-2023
INTRODUZIONE
Alcuni giovani ballano sulle note dell’INNO della GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTù
Antonietta: Ma siamo qui per pregare o fare baldoria?
Matteo: Siamo qui con musiche e danze per celebrare la grandezza di Dio che vuole renderci partecipi della sua vita e della sua gioia immensa.
L1 «Non avete letto quello che fece Davide quando ebbe fame insieme ai suoi compagni? Come entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che non era lecito mangiare né a lui né ai suoi compagni, ma solo ai sacerdoti? O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio infrangono il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui c’è qualcosa più grande del tempio.» Mt 12, 3-6
Antonietta: Cosa c’entrano Davide e il tempio, adesso? Noi siamo qui per pregare la Madonna…
L1: «Davide radunò tutti i trentamila guerrieri d’Israele. Poi andò nel territorio di Giuda, per prendere l’arca di Dio che è dedicata al nome del ‘Signore degli eserciti che siede sui cherubini’…Davide e tutta la casa d’Israele danzavano davanti al Signore con tutte le forze, con canti e con cetre, arpe, tamburelli, sistri e cimbali». 1 Cr 13, 1- 4; 1 Sam 6
Matteo: Anche noi oggi danziamo all’inizio di questa preghiera mariana perché la Madonna, destinata a farsi dimora del Figlio di Dio, è l’Arca della Nuova Alleanza.
L2 Vergine santa e beata, chi sopra te esaltare può l’umile mia lode?
Ass: Cristo, l’immenso Signore del mondo, si cela nel tuo grembo.
L2 Benedetta sei tu tra le donne e benedetto il frutto del tuo ventre.
Ass: Cristo, l’immenso Signore del mondo, si cela nel tuo grembo.
1 TAPPA: ALZARSI
P: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
Ass: Amen
P: Il Signore, che ci riempie di gioia e pace nella fede, sia con tutti voi
Ass: E con il tuo spirito
Antonietta: In questa Festa della Visita di Maria ad Elisabetta, la nostra preghiera è un grazie a Te, Signore, per i giovani che ci sorprendono con il loro modo di credere, di amare e servire Te e il prossimo.
Matteo: In questa Festa della Visita di Maria ad Elisabetta, la nostra preghiera è un grazie a Te, Signore, per tutti coloro che ci hanno trasmesso la fede e l’amore per Te e per il prossimo: per i nostri nonni, i nostri genitori, e tutti i maestri di vita che abbiamo avuto.
P: «In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso una città di Giuda» (Lc 1)
L3: Così come Maria si è alzata, invitiamo tutti ad alzarsi, battere le mani e ballare insieme a noi l’inno della Giornata Mondiale della Gioventù, con cui ci siamo introdotti poco fa nella preghiera.
Si ripete il ballo sulle note dell’INNO della GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTù
Maria, dopo l’annunciazione, avrebbe potuto concentrarsi su sé stessa, sulle preoccupazioni e i timori dovuti alle sua nuova condizione. Invece no, lei si fida totalmente di Dio. Pensa piuttosto a Elisabetta. Si alza ed esce alla luce del sole, dove c’è vita e movimento. Malgrado l’annuncio sconvolgente dell’angelo abbia provocato un “terremoto” nei suoi piani, la giovane non si lascia paralizzare, perché dentro di lei c’è Gesù, potenza di risurrezione. Maria diventa così immagine della Chiesa in cammino, la Chiesa che esce e si mette al servizio,
2 TAPPA: ANDARE IN FRETTA
Sant’Ambrogio di Milano, nel suo commento al Vangelo di Luca, scrive che Maria si avviò in fretta verso la montagna «perché…la grazia dello Spirito Santo non comporta lentezze». La fretta di Maria è perciò la premura del servizio, dell’annuncio gioioso, della risposta pronta alla grazia dello Spirito Santo…
Andrea: Sono belle parole, ma sappiamo bene che nella vita di tutti i giorni, andare di fretta non è sempre un buon segno, anzi è fonte di nervosismo e insoddisfazione…
Chiara: Solo quando siamo costretti a fermarci per malattia o per motivi del tutto imprevisti, impariamo a riflettere e scopriamo che nel nostro cuore nascono le stesse domande che pone il Papa nel suo Messaggio ai Giovani:
Quali “frette” vi muovono, cari giovani? Che cosa vi fa sentire l’impellenza di muovervi, tanto da non riuscire a stare fermi? Tanti – colpiti da realtà come la pandemia, la guerra, la migrazione forzata, la povertà, la violenza, le calamità climatiche – si pongono la domanda: perché mi accade questo? Perché proprio a me? Perché adesso? E allora la domanda centrale della nostra esistenza è: per chi sono io? (cfr. Christus vivit, 286)
L3: Su invito del Papa, noi giovani ci siamo chiesti quali frette ci muovano e che cosa ci faccia sentire l’impellenza di muoverci tanto da non riuscire a stare fermi. Vorremmo condividere le nostre riflessioni che abbiamo sintetizzato su dei biglietti che adesso distribuiremo.
3 TAPPA – CAMMINARE INSIEME
La fretta della giovane donna di Nazaret è quella propria di coloro che hanno ricevuto doni straordinari del Signore e non possono fare a meno di condividere, di far traboccare l’immensa grazia che hanno sperimentato…Maria è esempio di giovane che non perde tempo a cercare l’attenzione o il consenso degli altri – come accade quando dipendiamo dai “mi piace” sui social media –, ma si muove per cercare la connessione più genuina, quella che viene dall’incontro, dalla condivisione, dall’amore e dal servizio
Matteo: è strano per noi -nativi digitali!- sentire che la connessione più genuina è quella che viene dall’incontro, dalla condivisione, dall’amore e dal servizio…Eppure nella profondità della nostra vita abbiamo coscienza di questa verità!
Quando siamo connessi al navigatore andiamo dappertutto, ma è evidente, anche per noi, che l’andare è noioso senza compagnia, l’andare è triste se non è un camminare insieme!
Elisa: Dopo tanti anni di campi estivi con l’oratorio, adesso capisco meglio il valore educativo delle camminate in montagna!
L1 Com’è bello e com’è dolce che i fratelli vivano insieme!
Ass È come olio prezioso versato sul capo, che scende sulla barba, la barba di Aronne,
che scende sull’orlo della sua veste.
L1 È come la rugiada dell’Ermon, che scende sui monti di Sion.
Ass Perché là il Signore manda la benedizione, la vita per sempre.
L3: La corda, unisce le persone tra di loro. Come in cordata, se uno inciampa o molla non cade e non sprofonda finché la corda regge e finché c’è qualcuno ancora ben ancorato alla roccia, così anche noi vorremmo camminare insieme.
Chiamiamo a camminare insieme delle persone che rappresentano la nostra comunità: una coppia di genitori che porta una coperta formata da diversi tessuti cuciti insieme, simbolo di unione e diversità, un bambino che porta il crocifisso felice, simbolo della gioia del Dio con noi, due consacrati che portano un paio di scarpe consumate dalla fatica del viaggio, un nonno che porta la Bibbia, segno del camminare con Gesù.
4 TAPPA – CAMMINARE VERSO L’ALTRO
Matteo: Quando siamo connessi al navigatore andiamo dappertutto, ma l’andare è triste senza compagnia. La compagnia però è a rischio chiusura, se non rimane aperta all’incontro con altri!
Elisa: Sembra un gioco di parole, ma è vero che i gruppi chiusi in se stessi perdono vitalità. Purtroppo succede anche nei nostri Oratori e nelle nostre Parrocchie, quando in pochi tengono in mano tutto e non riescono a coinvolgere nuove persone.
Andrea: Sì, succede proprio così! Però non dobbiamo dimenticarci di ringraziare quelli che sono tra i pochi ad impegnarsi sempre…
Antonietta: La cosa più difficile è la fedeltà negli impegni! A volte è importante fare le cose anche contro-voglia pur di garantire un buon servizio alla comunità!
Cari giovani, è tempo di ripartire in fretta verso incontri concreti, verso una reale accoglienza di chi è diverso da noi, come accadde tra la giovane Maria e l’anziana Elisabetta. Solo così supereremo le distanze -tra generazioni, tra classi sociali, tra etnie, tra gruppi e categorie di ogni genere- e anche le guerre. I giovani sono sempre speranza di una nuova unità per l’umanità frammentata e divisa. Ma solo se hanno memoria, solo se ascoltano i drammi e i sogni degli anziani. C’è bisogno dell’alleanza tra giovani e anziani
P Scrivendo agli Efesini, San Paolo annunciava: «In Cristo Gesù, voi, che un tempo eravate lontani, siete divenuti vicini, grazie al sangue di Cristo. Egli infatti è la nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola, abbattendo il muro di separazione che li divideva, cioè l’inimicizia, per mezzo della sua carne» Ef 2,13-14
L3 Invitiamo tutti a scambiare il gesto della pace con una persona che non si conosce e a presentarsi per nome, poi pregheremo il Padre Nostro insieme, uniti in Gesù, perché il camminare verso l’altro ci aiuti ad alzare lo sguardo verso l’Alto!
P Elevando le mani verso il cielo, diciamo insieme la preghiera che Gesù ci ha insegnato
Ass Padre nostro….
5 TAPPA – LA GIOIA DELL’INCONTRO
Quando Maria finalmente arriva a casa di Zaccaria ed Elisabetta, avviene un incontro meraviglioso! Elisabetta ha sperimentato su di sé un prodigioso intervento di Dio, che le ha dato un figlio nella terza età. Avrebbe tutte le ragioni per parlare prima di sé stessa, ma non è piena di sé ma protesa ad accogliere la giovane cugina e il frutto del suo grembo. Appena sente il suo saluto, Elisabetta è colmata di Spirito Santo. Queste sorprese e irruzioni dello Spirito avvengono quando viviamo una vera ospitalità…A molti di noi è capitato che, inaspettatamente, Gesù ci sia venuto incontro: per la prima volta, in Lui abbiamo sperimentiamo una vicinanza, un rispetto, un’assenza di pregiudizi e di condanne, uno sguardo di misericordia che non avevamo mai incontrato negli altri.
P «Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo . Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo . E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto”. Allora Maria disse: Lc 1, 40-46)
L2 L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
Ass D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
L2 Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il suo nome:
Ass di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono.
L1 Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore
Ass ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili;
L1 ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ass Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia,
L2 come aveva promesso ai nostri padri,
Ass ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre. Lc 1,46-55
L1 Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
Ass com’era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen
P Preghiamo:
Verbo eterno di Dio, che hai scelto per tua dimora il grembo verginale di Maria, donaci di contemplare il mistero della tua visitazione e di seguire l’esempio della sua carità operosa, o Figlio di Dio e nostro fratello, che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Ass Amen
Benedizione
L3: Concludiamo la nostra preghiera cantando tutti insieme “Quale gioia”, perché l’incontro con Dio possa rinnovarci la felicità, possa farci sperimentare una gioia piena.