Beato Carino da Balsamo, che altri non era che Pietro Carino vissuto nel XIII secolo, è rimasto celebre nella storia per avere assassinato su commissione l’Inquisitore di Lombardia Pietro da Verona mandato dalla Chiesa.
La sua beatitudine, riconosciuta nel 1822, è dovuta al fatto che, durante la fuga che seguì all’omicidio, Pietro Carino venne curato nell’Ospizio di San Sebastiano a Forlì, dove confessò l’accaduto al priore e dove promise di redimersi e di diventare frate.
Don Emilio Griffini entra nella chiesa con le reliquie di beato Carino, 1934
Per i successivi 40 anni visse in penitenza e povertà, aiutando i poveri. Per secoli parte delle sue reliquie sono state custodite nel duomo di Forlì, ma dal 1964 tutte le sue spoglie sono state riunite a Cinisello Balsamo, dove per molti decenni sono rimaste custodite accanto all’altare del vecchio santuario di San Martino di Balsamo. Successivamente sono state trasferite nella chiesa di San Martino, in piazza Soncino, dove ancora oggi sono visibili in un’urna di metallo e vetri collocata nella parete di sinistra della chiesa.
Chi volesse approfondire la sua conoscenza può farlo sul canale Youtube del Comune di Cinisello, dove è stata caricata un’intervista a don Enrico Marelli.